RINITE ALLERGICA
È la flogosi della mucosa del naso che causa prurito al naso, starnuti, ipersecrezione e/o congestione nasale.
È un processo patologico sostenuto da un’infiammazione Ig-E mediata della mucosa nasale che è esposta all’allergene.
Si presenta in due fasi:
- FASE IMMEDIATA che si verifica pochi minuti dopo la stimolazione antigenica
- FASE TARDIVA (o FASE INFIAMMATORIA) che si verifica 4/8 ore dopo la stimolazione.
Entrambe sono dovute al rilascio di mediatori chimici tra cui il principale è l’ISTAMINA rilasciata dalla de-granulazione dei mastociti e basofili.
Due o più dei seguenti sintomi sono necessari per la diagnosi:
- Rinorrea acquosa
- Starnuti a salve
- Ostruzione nasale
- Prurito nasale
- Congiuntivite (non sempre)
È un problema sanitario mondiale con impatto sulla vita del paziente e sull’insorgenza dell’asma bronchiale. È importante in pazienti con rinite indagare la presenza di dispnea, tosse secca, sibili, senso di costrizione toracica e risvegli notturni con dispnea. È detta “marcia allergica” la presenza di rinite che successivamente causa asma.
Colpisce dal 5% al 35% della popolazione, maggiormente i maschi rispetto alle femmine e il principale fattore di rischio è la familiarità positiva.
La classificazione della rinite si basa sui SINTOMI, DURATA (intermittente cioè <di 4 giorni o persistente >di 4 settimane) e SEVERITA’ (lieve con sonno conservato e senza sintomi fastidiosi, moderata o severa con sintomi fastidiosi e alterazioni del sonno).
I FATTORI SCATENANTI SONO:
- ALLERGENI INALATORI detti indoor come acari, derivati epidermici, animali e insetti oppure allergeni di origine vegetale.
- ALLERGENI OUTDOOR come pollini e muffe
- DERMATOPHAGOIDES PTERONISSYNUS (nelle regioni umide e fresche) E D. FARINAE (nelle regioni calde e asciutte) (acari maggiori) presenti soprattutto in tappeti e materassi. La presenza di acari aumenta da maggio a ottobre e diminuisce fra dicembre e aprile.
POSSIBILI RIMEDI:
- Sostituzione dei materassi e dei cuscini di lana o di piume con altri in gommapiuma o poliuretano da rinnovare comunque ogni 2-3 anni
- Rivestimento dei materassi e dei cuscini con “federe” anti-Acaro in cotone a trama spessa e pellicola sintetica
- Esposizione all’aria e al sole di materassi, cuscini e biancheria
- Pulizia della superficie esterna dei materassi e dei cuscini, in particolare in corrispondenza delle cuciture dove maggiore è la concentrazione degli Acari
- Lavaggio frequente, anche bisettimanale, ad alta temperatura di tutta la biancheria da letto
SI DISTINGUONO 4 PERIODI DI POLLINAZIONE:
- GENNAIO- FEBBRAIO : pollinazione precoce degli alberi
- MARZO – GIUGNO: pollinazione delle erbe da campo
- LUGLIO- AGOSTO: continua la pollinazione di parietaria e inizia la comparsa di micofiti
- FINE AGOSTO- SETTEMBRE: riduzione dei pollini
RINITE INFETTIVA
La rinosinusite acuta virale è uno dei problemi sanitari più comuni e lo 0.5-2% evolve in infezioni batteriche.
I sintomi sono sovrapponibili a quelli della rinite allergica: ostruzione del naso e il muco può diventare denso e giallo fino a diventare verdastro per sovrapposizione di infezione batterica. Possono essere presenti anche cefalea, mal di gola, tosse, febbre occhi rossi e otalgia.
RINITE VASOMOTIRIA
È una rinite non allergica con vaso motricità del naso e iperattività nasale aspecifica. Consiste in una reazione esagerata a stimoli come caldo, freddo, umido, secco, fumo… i sintomi si presentano ad attacchi più volte durante il giorno. La diagnosi si formula sulla presenza di eosinofili nel muco e sulla negatività dei test allergici.
POLIPOSI NASALE
È la conseguenza di altre patologie che provocano infiammazioni ripetute della mucosa nasale. I polipi nasali in se non sono la malattia. La causa certa oggi è ancora sconosciuta. Possono essere singoli ma di grosse dimensionima più spesso sono numerosi, riuniti a grappolo con consistenza gelatinosa.
I SINTOMI sono
. ostruzione nasale
. rinorrea anteriore e posteriore
. dolore facciale
. ipo- anosmia (perdita di percepire odori)
Avviene soprattutto negli individui di sesso maschile intorno ai 50 anni.
La TERAPIA farmacologica tende a colpire i processi infiammatori. La chirurgia (previa effettuazione della TC) si basa sulla polipectomia sino a interventi sulla struttura dei seni paranasali.
DOMANDE DA FARE PER ORIENTARE LA DIAGNOSI:
- Qual è il sintomo più importante? (rinorrea, ostruzione, starnuti, lacrimazione, prurito oculare)
- E’ già stata diagnosticata da un medico in passato la presenza di allergia o febbre da fieno?
- Da quanto tempo durano i sintomi?
- I sintomi sono costanti oppure vanno e vengono?
- Ha mai notato situazioni particolari che fanno comparire i sintomi o li fanno peggiorare (ambiente lavorativo, animali domestici, permanenza all’aria aperta)?
- Il liquido che cola dal naso è chiaro e trasparente (tipo acqua)? (Se purulento, sospettare infezione)
- Succede di avere anche respiro corto o respiro “col fischio”? (Se sì, sospettare asma)
- E’ presente anche dolore alle orecchie o al volto? (Se sì, sospettare otite o sinusite)
- Sono presenti anche disturbi oculari?
- In famiglia ci sono altri soggetti con problemi di allergia?
- Ha già provato ad usare dei medicinali?
- Sta prendendo farmaci per qualche altra malattia?
TERAPIE
ANTISTAMINICI (ANTI H1): impiegati per via orale, assorbiti rapidamente, metabolizzati dal fegato, escreti per via urinaria. A volte i metaboliti sono ancora attivi.
Si distinguono due generazioni dei seguenti farmaci:
- PRIMA GENERAZIONE: Clorfenamina, Ketotiofene, Astemizolo, Oxatomide, Idrossizina. Sono efficaci su rinorrea, prurito al naso, starnuti e congiuntiviti. Il trattamento precoce nei bambini evita l’insorgenza di asma. Hanno emivita breve e richiedono multiple somministrazioni. Hanno effetti collaterali su SNC con sonnolenza e aumentano l’appetito. Con l’uso prolungato diminuisce efficacia (down regulation).
- SECONDA GENERAZIONE: Azelastina, Cetirizina, Desloratadina, Ebastina, Loratadina. Hanno elevata potenza, lunga durata d’azione e minimo effetto sedativo. Hanno effetti collaterali su cuore e aumento del peso e dell’appetito.
ESEMPIO: LEVOCABASTINA (preparati nasali e il collirio, inibisce il rilascio di mediatori chimici e previene aumento di permeabilità endoteliale)
DECONGESTIONANTI NASALI:
PER USO TOPICO (SIMPATICOMIMETICI ASSOCIATI E NON)- Nafazolina , Efedrina… hanno scarso effetto su prurito e rinorrea. Agiscono in 10 minuti e l’effetto dura un’ora. Possono essere impiegati per pochi giorni. Hanno effetti locali se usati per un tempo prolungato dando irritazione transitoria locale.
PER USO SISTEMICO (SIMPATICOMIMETICI ASSOCIATI E NON) – Efedrina e Pseudoefedrina..
Attivano i recettori alfa adrenergici e aumentano il rilascio di noradrenalina alleviando rapidamente la sintomatologia ostruttiva grazie alla loro azione vasocostrittrice sui vasi venosi.
Secondaria all’uso reiterato di spray e gocce nasali è la RINITE MEDICAMENTOSA in cui la vasocostrizione risulta essere più intensa del normale e aumenta il valore dei turbinati (ipertrofia).
DECONGESTIONANTI ORALI
I più usati sono Efedrina, Fenilefrina e Pseudoefedrina. Sono impiegabili a lungo termine. L’inizio d’azione è di 30 minuti e la durata è di 6 ore. Sono impiegati si anella rinite allergica sia in quella infettiva.
CORTICOSTEROIDI
La loro efficacia è basata sull’azione locale con minimo rischio di effetti collaterali sistemici. Sono più efficaci di antistaminici locali e topici.
CROMONI
Come il SODIO CROMOGLICATO. Hanno un ottimo profilo di sicurezza ma efficacia clinica limitata. Necessitano di somministrazioni frequenti. Sono meno potenti degli altri farmaci.
RINOSINUSITE
Presenza di due o più sintomi tipo congestione nasale o scolo nasale, dolore o senso di pressione facciale e riduzione o perdita dell’olfatto.
- RINOSINUSITE MASCELLARE con dolore a livello dell’arcata dentaria superiore e della guancia.
- RINOSINUSITE ETMOIDALE tensione in regione temporale. Dolore alla pressione dell’osso lacrimale. Il dolore si accentua in posizione supina.
- RINOSINUSITE FRONTALE cefalea
- RINOSINUSITE SFENOIDALE
La terapia si basa su un approccio farmacologico eventualmente associato alla chirurgia. Quella farmacologica si avvale di corticosteroidi nasali e/o antibiotici.
ASMA, RINITE E POLIPOSI DA ASPIRINA E ALTRI FANS
La rinite comprende quella vasomotoria e rinorrea profusa e spesso si verifica tra i 30-40 anni. Dopo alcuni mesi la congestione nasale diviene cronica ed è possibile riscontrare la presenza di poliposi nasale. L’asma si sviluppa successivamente. L’intolleranza si manifesta con una riacutizzazione asmatica intensa con rinorrea, irritazione congiuntivale e rossore alla testa e al colloche si verifica entro un’ora dalla digestione dell’aspirina.
Si ha broncospasmo violento, shock, perdita di coscienza e arresto respiratorio. Evitare assunzione di aspirina e medicinali che la contengano, altri analgesici che inibiscano le ciclossigenasi e dell’idrocortisone emisuccinato. Si uso di paracetamolo.
Il trattamento di asma e rinite si basa su uso di glucocorticoidi e broncodilatatori.
CONGIUNTIVITE
La congiuntivite allergica è spesso presente in caso di rinite allergica.
È una reazione acuta di ipersensibilità immediata con iperemia ed edema congiuntivale accompagnata da lacrimazione intensa causata dall’esposizione ad allergeni.
La prima cosa da fare è individuare la causa e allontanarla. Nelle forme associate con la rinite si preferisce un trattamento sistemico a quello locale mentre nel caso di cheratocongiuntivite si una un trattamento topico. I farmaci attualmente usati sono antistaminici, antinfiammatori corticosteroidei ed eventualmente immunoterapia.
DISTURBI DEL SONNO
È detta roncopatia, interessa il 60% degli uomini e il 40% delle donne. SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO.
I principali sintomi secondari sono eccessiva sonnolenza diurna, astenia e ridotta tolleranza all’esercizio fisico, nausea e cefalea mattutine, deficit di memoria attenzione e apprendimento.
Molti studi hanno provato che la rinite può provocare disturbi del sonno. I sintomi della rinite allergica e in particolare la congestione nasale possono essere responsabili di disturbi respiratori del sonno che possono variare dalla roncopatia semplice fino a quadri di sindrome delle apnee/ipopnee del sonno e microarousals.
Nei pazienti affetti da rinite allergica, inoltre, è stato documentato un aumentato rischio di disturbi respiratori del sonno di grado moderato-severo rispetto ai soggetti sani. La presenza della rinite allergica è inoltre associata ad un incremento (di circa 10 volte) della probabilità di sperimentare microrisvegli.
Il trattamento dei sintomi della rinite e, in particolare, della congestione nasale, può condurre ad un significativo miglioramento dei disturbi del sonno.